Ci sorprende, ogni volta, costatare come sia difficile farci capire sulla pratica politica ‒ non solo la sua importanza ma perfino la semplice nozione ‒ anche da donne e uomini comunisti. Ci sorprende perché la tradizione marxista ha sempre messo l’accento sulla pratica. Basti pensare a Gramsci, che parlava di filosofia della prassi per indicare il pensiero stesso dei comunisti.
Vero è che fra la cultura di sinistra e la cultura del movimento delle donne la comunicazione è resa difficile da una notevole distanza di linguaggi e di posizioni. Distanza che, secondo noi, è dovuta proprio alla differenza delle pratiche. Vediamo dunque di misurare questa distanza alla luce delle diverse pratiche politiche.
Ci sembra che la pratica dominante nella sinistra sia (stata) l’organizzazione. A ciò corrisponde il fatto che la sinistra sia piena di organizzazioni. È organizzato il partito, sono organizzati i movimenti, è stata organizzata la stessa condizione umana (donne, giovani), per non parlare degli operai, dei contadini, ecc…