
err. scritture dell'imprevisto
err è scrittura del Reale, ovvero l’impasse che dimora in ogni sapere, enunciazione e pratica discorsiva. Il Reale dimora nell’insistenza sintomatica che causa e disturba ogni pratica, discorso, attività e ogni manifestazione affettiva. Intendiamo questa proposta culturale come uno stare al centro del limite di codificabilità, far scricchiolare le linee di visibilità e di enunciabilità le une contro le altre, piegarle su loro stesse.
err è una serie di intensità, un coagulo di cospirazioni, è il prendere corpo e il farsi movimento di pensieri, atti, sintomi, storie, immagini, pieghe, bruciature, senza gerarchie, senza contabilità. È la molteplicità di un montaggio al contempo contingente e ripetitivo, ovvero un’interrogazione sulla soggettività come processo mai concluso, come linea, dove però “la linea, dal canto suo non smette di spiegarsi a velocità folli”. È il tentativo di annunciare qualcosa di questo desêtre. La rivista si pone la necessità di spingere i diversi stili disciplinari verso un’impasse rappresentativa e addosso alla propria insistenza sintomatica: la produzione di sapere che ci interessa prende piede solo attraverso montaggi, differenze, discontinuità, urti – mai tramite un accumulo e mai attraverso un corretto dialogo tra saperi. L’esigenza al fondo di questa proposta editoriale è la produzione di convergenze tra diversi registri espressivi attorno a un significante fondamentale, allo scopo di produrre dei cortocircuiti, delle pieghe, degli imprevisti, dei problemi…