Georges Didi-Huberman
Georges Didi-Huberman

Georges Didi-Huberman, filosofo e storico dell’arte, insegna all’École Pratique des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. È autore di numerosi saggi, sulla figuratività, la storia delle immagini, la teoria del visuale. Tra le sue opere si ricorda la serie intitolata L’Œil de l’histoire (voll. 1-6, 2009-2016), Storia dell’arte e anacronismo delle immagini (2007), Come le lucciole. Una politica delle sopravvivenze (2010), Phalènes (2013), Désirer désobéir (2019).

Una catastrofe non la si vedrà mai venire

Una catastrofe non la si vedrà mai venire

Sentire il grisou, com’è difficile. Il grisou è un gas inodore e incolore. Come sentirlo o vederlo allora, malgrado tutto? Detto altrimenti: come veder venire la catastrofe? E quali sarebbero gli organi sensoriali di un simile veder-venire, di un simile sguardo-tempo? L’infinita crudeltà delle catastrofi è che diventano visibili troppo tardi, quando ormai hanno avuto luogo. Le più visibili – le più evidenti, le più studiate, le più universali – le catastrofi insomma alle quali si fa spontaneamente ricorso per intendere che cos’è una catastrofe, sono catastrofi che furono, catastrofi del passato; quelle che qualcun altro, prima di noi, non ha saputo o voluto veder venire, quelle che qualcun altro non è riuscito a impedire. Le riconosciamo tanto più facilmente perché oggi non ne siamo affatto – o più – i responsabili…

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