Tommaso Tuppini insegna Filosofia all’Università di Verona. Con Orthotes ha pubblicato La caduta. Fascismo e macchina da guerra (2019).
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Molare, molecolare, fuga
La vita fascista è fatta di una preparazione alla sorpresa: volere la sorpresa – potenzialmente disastrosa –, accelerarne la venuta per pararne i colpi. Virilio cita a questo proposito una dichiarazione di Leni Riefenstahl: ai tedeschi del 1933 «faceva orrore il quotidiano, l’ordinario… la tentazione dell’insolito improvvisamente s’impossessò di tutto un popolo». Nell’autobiografia della Riefenstahl c’è un’enfasi insistita sull’Ungewöhnliches, l’insolito, la cui esperienza sembra essere stata la vera vocazione della sua vita: «sempre sono stata in caccia dell’insolito, il miracoloso e il misterioso dell’esistenza». Il fascismo ha questo primo significato elementare: è la volontà di mediare l’annuncio dell’eccezionale nel quotidiano. Quotidiana è l’attesa che quel che accade oggi si ripeta tale e quale domani. L’insolito porta scompiglio dentro lo spazio e il tempo dell’abitudine, è dirompente e spesso mostruoso. “Mostruoso” in tedesco si dice ungeheuer e Heidegger nel suo corso su Parmenide del 1943 dice che è un sinonimo di ungewönhlich. Mostruoso-insolito non è un dio, ma un demone nel senso di «ciò che mostra e indica» perché daimon è la forma sostantiva di daio, mostrare. Anche per Deleuze i demoni sono «le potenze del salto», i portatori di segni che scuotono la realtà. L’insolito, il demonico, è l’indicazione che brilla nel mezzo delle cose quando esse mostrano un aspetto nuovo. Lo sguardo del demone parte dalle cose e si rivolge all’intorno come un’esca, ci cade addosso quando non ce lo aspettavamo e ci costringe a cambiare le nostre abitudini. Il demone è l’aprirsi di una prospettiva nuova che smaglia la rete della quotidianità fatta – dice Deleuze – di segmenti molari, duri, delimitati, abitudini in cui «tutto sembra contabilizzato e previsto, l’inizio e la fine di un segmento, il passaggio da un segmento all’altro»: qui ci sono io, lì ci sei tu, io uomo, tu donna, io operaio, tu sfruttatore. La segmentarietà molare dell’esperienza dice che cosa ci si può aspettare da ognuno e qual è il suo posto, dice ciò cui siamo abituati: nel mondo c’è posto per tutti purché tutti stiano al loro posto.
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Summer School 2023: Cambiare. Corpi in trasformazione 12-16 settembre 2023, Cuneo Come ogni anno, è previsto un workshop. Quest'anno sarà nostro ospite Tommaso Tuppini, modererà
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Summer School 2023: Cambiare. Corpi in trasformazione
12-16 settembre 2023, Cuneo
Come ogni anno, è previsto un workshop. Quest’anno sarà nostro ospite Tommaso Tuppini, modererà Paolo Godani.
Ad alcuni partecipanti verrà proposta la partecipazione attiva alla sessione in qualità di discussant, con interventi elaborati a partire da una selezione di testi dell’autore, in particolare il testo Vortici. Forme dell’esperienza, Orthotes 2020.
Gli studenti selezionati riceveranno il materiale preparatorio e potranno preparare interventi della durata massima di 15 minuti.
Qui tutte le info.
Ricordiamo che è possibile candidarsi per:
1) partecipazione in presenza, senza tenere una relazione né partecipare al workshop in qualità di discussant
2) partecipazione in presenza e la presentazione del paper O per la partecipazione al workshop riservato ai borsisti.
Data
12 (Martedi) 12:00 am - 16 (Sabato) 10:00 pm
Sede
Cespec
Cuneo
Data
(Sabato) 12:00 am
Sede
il posto delle parole
Saluzzo