Søren Aabye Kierkegaard è tradizionalmente considerato il progenitore della filosofia dell’esistenza (Jaspers, Heidegger, Sartre) e della teologia dialettica (Barth, Gogarten, Tillich), che sono, almeno in parte, risultato di una rinascita-riscoperta del suo pensiero. Egli ha però esercitato una grande influenza non solo sulla filosofia (Lukács, Ebner, Buber, Wittgenstein, Adorno), ma anche sulla letteratura (Ibsen, Rilke, Kafka, Mann, Frisch) e sulla psicologia (Horney, May, Rogers) del Novecento. In questo quadro la collana Studi Kierkegaardiani si propone di presentare traduzioni di opere del pensatore danese non ancora pubblicate in italiano o non più rintracciabili o acquisibili sul mercato, nonché di ospitare monografie e raccolte di saggi sul pensiero di Kierkegaard, che continua a conservare, a più di due secoli dalla nascita, una sua indubbia attualità soprattutto per quel che concerne tutta una serie di questioni esistenziali ancora oggi centrali e decisive.