La rivista Studi jaspersiani, diretta da Giuseppe Cantillo e Francesco Miano, è nata nel 2013 e si avvale di un comitato scientifico composto da alcuni dei più autorevoli studiosi jaspersiani. La Rivista si intende come spazio di confronto tra studiose e studiosi di diverse origini, discipline e sensibilità, con l’obiettivo di approfondire, discutere e far conoscere il pensiero di Karl Jaspers in tutti i suoi ambiti, dalla psicopatologia, alla filosofia della storia, dalla filosofia alla politica. In un’ottica più ampia, Studi jaspersiani non intende limitarsi al contributo che Jaspers ha portato al dibattito in anni difficili come quelli in cui ha vissuto – le due guerre, l’olocausto, la ricostruzione dell’Europa, la minaccia nucleare – ma anche ricostruire le discussioni che in quegli anni accompagnavano la riflessione medica, morale, politica, filosofica. In questa direzione la Rivista dedica ogni anno un numero monografico a un tema: il rapporto tra fede e sapere, il confronto tra medicina e scienza, il concetto di età assiale. L’obiettivo complessivo della Rivista è di raccogliere l’invito jaspersiano a ripensare il compito della filosofia come critica di ogni assolutismo e riduzionismo, e a riconoscere la pluralità dei metodi e delle visioni del mondo. Eredità del pensiero di Karl Jaspers è infatti principalmente la fede nella capacità della ragione di trascendere il determinismo degli stati di fatto e tenere aperto per l’uomo lo spazio della libertà e della ricerca della verità.
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