“Jaspers e il Novecento”, il tema cui è dedicato il quarto numero di «Studi jaspersiani», è un tema vasto, che chiama in gioco autori, correnti di pensiero, eventi politici, nonché la significativa storia di un secolo complesso. Proprio in virtù di questa complessità abbiamo inteso analizzare il rapporto tra Jaspers e il “secolo breve” secondo due direttrici: l’eredità che Jaspers ha raccolto, insieme con la realtà nella quale si è trovato ad operare e a farla agire, e l’eredità che ha lasciato. Su questa eredità si è tornati a riflettere nei decenni successivi alla sua morte e ancora oggi si continua a riflettere, forse con maggiore libertà rispetto agli anni ancora troppo segnati dalle vicende della guerra e dalle polemiche cui Jaspers diede vita per il suo atteggiamento spesso provocatorio: dallo scritto sulla questione della colpa, alla decisione di abbandonare la Germania, fino ai suoi attacchi al marxismo e alla corrente freudiana. Di qui, dunque, la scelta di riprendere il rapporto tra Jaspers e il Novecento nei due sensi, tra sguardo sul passato e apertura sul futuro. Per un verso abbiamo perciò cercato di cogliere all’interno dell’opera jaspersiana l’elaborazione di vicende del secolo scorso, tanto sociali e politiche – dalla crisi della repubblica di Weimar e la presa del potere nazionalsocialista alla riedificazione politica della Germania – quanto intellettuali, che a quel pensiero hanno offerto il terreno di maturazione, trovandovi a loro volta linee di interpretazione originali e feconde. In questo senso sono venuti in primo piano anche momenti di contatto e influssi reciproci con altri importanti pensatori, quali Heidegger, Arendt, Weber, Dilthey, Husserl. Per l’altro verso, ci siamo proposti di delineare le tracce di una aggiornata Wirkungsgeschichte della riflessione jaspersiana, individuando aree e direzioni della sua incidenza e per così dire “presenza” all’interno dei vari ambiti del sapere (scienza, filosofia, politica), connesse con le possibili prospettive che si aprono sul nostro futuro. La figura di Jaspers che alla fine ne è emersa è quella di mediatore di grandi temi della modernità matura – dall’ideale humboldtiano di università a quello goethiano di Bildung.
Saggi di: Elena Alessiato, Matthias Bormuth, Francesco Camera, Pio Colonnello, Giovanna Costanzo, Giuseppe D’Acunto, Diego D’Angelo, Antonio De Caro, Marco Deodati, Rosella Faraone, Daniele Fazio, Anton Hügli, Leonardo Messinese, Orietta Ombrosi, Chiara Pasqualin, Paola Ricci Sindoni, Luca Scafoglio