Sulla letteratura raccoglie quattro saggi di Žižek su William Shakespeare, Henri James, Franz Kafka e Samuel Beckett. Žižek inscrive il testo letterario all’interno del proprio setting teorico, applicandovi alla sua maniera il dispositivo lacaniano. Se da un lato si tratta di porre la letteratura in analisi, tentando di fare emergere le questioni rimosse del discorso letterario, dall’altro lato, attraverso la “cosa letteraria”, Žižek porta alla luce molti tra i nodi più tipici del discorso psicoanalitico, come la relazione inesauribile tra soggetto e pulsione, il tabù dell’incesto, la dinamica di oblio-autoinganno, l’après-coup. E spingendosi ancor più in profondità nell’analisi, Žižek tocca il senso stesso della letteratura come forma di pensiero politico: quale rapporto si instaura tra filosofia e letteratura, oppure tra psicoanalisi e letteratura? Quali sono, oggi, le reali possibilità emancipatrici della letteratura? Possiede ancora la letteratura qualche residua capacità di trasformazione del soggetto?
Recensioni
Slavoj Žižek, Sulla letteratura. Shakespeare, James, Kafka, Beckett, a cura di Igor Pelgreffi, Orthotes Editrice, Napoli-Salerno 2016, 136 pp., 16 euro (collana: Ricercare)

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