Riccardo Fanciullacci

Riccardo Fanciullacci è professore associato di Filosofia morale, Etica della comunicazione e Filosofia della storia all’Università degli Studi di Bergamo. Inoltre è codirettore della rivista digitale “Etica & Politica / Ethics & Politics” e membro del laboratorio LIER-FYT dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales (Parigi). Oltre ai volumi, di cui è autore o curatore, usciti per Orthotes, ha pubblicato su riviste o in miscellanee diversi saggi di etica e antropologia filosofica.

Chi aspira a trovare un concetto intorno a cui far ruotare una visione d’insieme della nostra vita sociale, che si prolunghi senza soluzione di continuità in una critica decisa della stessa facilmente si acquieta quando si imbatte nella parola “spettacolo” e nelle espressioni costruite intorno ad essa: “società dello spettacolo”, “spettacolarizzazione”, “spettacolarità”. L’aspirazione che parole come quelle citate (ma anche altre, come: “epoca della tecnica” o “nichilismo”, che sono in competizione con le prime) promettono di soddisfare non va liquidata con troppa sufficienza evocando quanto sia difficile giungere ad un punto di vista unitario sulla condizione storica presente e quanti ostacoli si frappongano all’edificazione di una critica valida e non generalizzante di tale condizione: in quell’aspirazione, infatti, parlano sia un’esigenza di comprensione del proprio mondo sia una volontà di dar parola ed articolare la difficoltà di riconoscersi in esso o la propria insoddisfazione, che sono da sempre il nutrimento primo di ogni filosofia pratica o filosofia critica dell’umano.

Resta comunque vero che l’aspirazione ora richiamata si accontenta troppo spesso di discorsi che sono di così ampio respiro da correre continuamente il rischio di disconoscere la complessità e l’articolatezza della realtà che vorrebbero rappresentare. Ebbene, esiste un discorso sulla realtà sociale attuale centrato su una certa nozione di spettacolo che è tanto generico e semplice quanto a rischio di essere un vuoto montaggio di luoghi comuni della critica radical chic. Questo discorso, tuttavia, non è quello di Guy Debord, cioè di colui che ha introdotto la locuzione “società dello spettacolo” e l’ha messa al vertice di una critica dello stato di cose presente organica e differenziata.

Riccardo Fanciullacci
Riccardo Fanciullacci

Monografie

Forme dell'agire
Forme dell’agire. Ontologia sociale, conflitto e ideologia in un confronto con Louis Althusser

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