Raffaele Ruocco

Raffaele Ruocco (Castellammare di Stabia, 1981) è docente di ruolo di storia e filosofia nel secondo ciclo della scuola secondaria. Si è laureato nel 2006 in Filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con una tesi dal titolo La genesi della negazione dialettica nel pensiero del giovane Hegel, e ha poi proseguito le sue ricerche hegeliane con un dottorato presso l’Università degli Studi di Trieste.

Necessità e struttura della Fenomenologia dello spirito

Non si può comprendere il problema di cui la Fenomenologia dello Spirito costituisce la soluzione necessaria, se non lo si rapporta al problema essenziale dell’intero sistema hegeliano. Uno dei possibili modi di avvicinare tale problema è quello di prendere in considerazione l’immagine del pensiero che la dialettica presuppone e mette in campo. La radicale novità della dialettica hegeliana rispetto a tutte le forme di filosofia precedente è il tentativo di superare definitivamente ogni differenza e ogni frattura tra il pensiero e il suo oggetto. Hegel pretende di soddisfare in modo completamente originale le più antiche esigenze del sapere filosofico: la sistematicità e la totalità; e nessun pensiero che si limiti a pensare il suo oggetto, che lo abbia davanti a sé come un altro, come un estraneo, potrà mai pretendere o rivendicare né l’una né l’altra di queste due caratteristiche. Partendo dal presupposto della radicale alterità del pensiero e del suo oggetto, il sapere sistematico potrà tutt’al più essere la meta mai raggiunta di un compito infinitamente protratto. Se fra il soggetto del pensiero e il suo oggetto si pone da principio un baratro incolmabile, nessun rigore scientifico, nessuna scrupolosità metodologica potrà mai colmarlo. Soprattutto, la separazione fra il pensiero e il pensato finisce inevitabilmente per riflettersi e rovesciarsi sulla struttura interna di quest’ultimo, smembrandolo e scindendolo in se stesso.

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