Marta Petreu, Dall’Olocausto al Gulag. Studi di cultura romena
25,00 €
«La generazione ’27, quella di Eliade, Cioran, Noica, Eugen Ionescu, Sebastian ecc., raccoltasi alla fine degli anni ’20 e agli inizi degli anni ’30 attorno alla figura carismatica e controversa di Nae Ionescu, ebbe molto presto lo stesso desiderio degli avanguardisti e dei surrealisti: la rottura con il passato e il rinnovamento attraverso la rivoluzione. Mentre gli avanguardisti sognavano una rivoluzione proletaria secondo il modello sovietico, l’élite di destra della generazione ’27 (o i criterionisti di destra) aveva in mente una rivoluzione nazionale. L’atteggiamento antiborghese, il rifiuto dell’individualismo e la fiducia riposta nella rivoluzione e nel collettivismo erano però tratti comuni a tutti i giovani intellettuali e agli artisti dell’Europa dell’epoca». Il libro di Marta Petreu affronta in maniera documentata e coraggiosa gli spinosi problemi della storia della Romania e, soprattutto, della storia delle idee: la questione ebraica a partire dal XIX secolo fino alla soluzione finale, l’evoluzione ideologica di Rădulescu-Motru, le idee e le attitudini politiche della generazione ’27, le complicate relazioni di Eliade con i legionari, il comportamento di Noica alle prese con la polizia politica sotto il regime stalinista romeno, la traiettoria politica e rivoluzionaria di Gherasim Luca, e molti altri aspetti fondamentali che riguardano figure come Cioran, Ionesco e Sebastian. Basato sull’analisi minuziosa delle fonti storiche, questo libro è il risultato di una visione filosofica e morale unitaria: assumere lucidamente il proprio passato per rendere possibile l’avvenire.