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Descrizione | anno: 2022 |
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17,00 €
Come coniugare il necessario rilancio dell’economia con l’elaborazione di un altro modello di sviluppo, non incentrato esclusivamente sulla crescita e sull’efficienza ma capace di fare proprie istanze di giustizia sociale e di sostenibilità? Se il modello neoliberale è in crisi, nessun ritorno al passato sembra possibile, né auspicabile. Ma proprio qui Claudio Napoleoni ci ha dato indicazioni per il futuro: ricominciare a fare politica in campo economico e pensare in modo radicalmente riformista.
A partire dal Discorso sull’economia politica, viene qui indagata l’eredità intellettuale lasciata da Claudio Napoleoni: la necessità di ricomporre la frantumazione sociale come contenuto di una nuova lotta di classe che ridia dignità alle componenti residuali della società, il superamento della produzione come dominio quale obiettivo della politica della sinistra, le posizioni contro lo sciovinismo che induce gli Stati a perseguire i propri interessi nazionali con il gravissimo rischio di guerre, la pace come progetto politico. Tutti questi elementi indicano un sentiero sulle cui tracce i partiti progressisti dovrebbero seriamente impegnarsi a intraprendere il proprio percorso. Nel libro si parla anche del rapporto di Napoleoni con Torino – dove dal 1970 al 1977 insegnò presso la Facoltà di Scienze politiche – dell’influenza del pensiero di Heidegger sul tema della tecnica (intesa come strumento di liberazione dal lavoro), e del dialogo intrattenuto con Carla Ravaioli. Il libro si chiude con un dibattito tra Massimo Amato, Massimo Cacciari e Gianni Cuperlo, per riannodare la dimensione filosofica a quella politica, con l’obiettivo – più generale e comprensivo – di interrogarsi sull’uomo e il suo destino.
Saggi di:
Massimo Amato, Dunia Astrologo, Massimo Cacciari, Francesca Coin, Gianni Cuperlo, Giuliano Guzzone, Stefano Lucarelli, Roberto Marchionatti, Anna Noci, Dominique Saatdjian, Maria Grazia Turri
Descrizione | anno: 2022 |
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