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Descrizione | anno: 2020 |
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20,00 €
Che ne è del Corpo e del Soggetto nell’epoca del postumano? Questa la domanda alla luce della quale il volume esamina le molteplici voci del panorama postumanista, ripercorrendone la genesi da un punto di vista storico e teoretico. Consapevoli o meno, infatti, il postumano è il nostro presente, che decide i nostri corpi e qualifica il tipo di soggettività di cui possiamo essere protagonisti. Diventa quindi filosoficamente necessario prenderne le distanze per affrontarlo criticamente, così da poter resistere ad un futuro che sembra già deciso. Questa operazione di distanziamento e messa a fuoco è realizzata assumendo come punto di vista privilegiato la filosofia di Gilles Deleuze. Vengono indagate le implicazioni dell’ontologia immanentista deleuzeana, per evidenziare come questa comporti una teoria del corpo e (quindi) della soggettività alternative al dettato postumanista. Al modello chimerico dell’Ibrido postumano si contrappone la sollecitazione etico-teoretica del Divenire deleuzeano. Il confronto con Deleuze consente di cogliere i limiti del postumanismo al di là delle sue velleità emancipatorie: il corpo postumano è ridotto a supporto protesico e il soggetto che lo accompagna è tale unicamente in quanto assoggettato al plesso sapere-potere che lo definisce. Esercizio di sottrazione, il divenire indica invece l’orizzonte regolativo di una corporeità vissuta come potenza espressiva al di là di ogni pretesa riduzionista e di una soggettività che si (ri)scopre in quanto processo di soggettivazione.
Descrizione | anno: 2020 |
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