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Descrizione | anno: 2016 |
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20,00 €
Il Seminario del 1994-1995 su Lacan si inscrive nella tetralogia dedicata da Alain Badiou al tema dell’antifilosofia, termine che proprio Lacan ha strappato al XVIII secolo per farne un’autentica leva della psicoanalisi, in polemica con la filosofia e la sua perenne tentazione ermeneutica. Rispetto agli altri antifilosofi studiati da Badiou – Nietzsche (1992-1993), Wittgenstein (1993-1994), san Paolo (1995-1996) –, Lacan rappresenta per l’autore de L’essere e l’evento il primo esempio di antifilosofia immanente: l’affermazione, nel nome del ritorno a Freud, che non solo l’atto è possibile, ma che è realmente accaduto, e che bisogna fargli fronte senza garanzie di ordine morale, istituzionale o religioso. A partire da questa tesi – che si riassume nell’assunto dell’ultimo Lacan per cui «la verità può non convincere, il sapere passa in atto» – Badiou si confronta con una serie di questioni ineludibili che il suo maestro consegna non solo alla psicoanalisi ma alla stessa filosofia: la funzione del matema e il significato della passe, il rapporto tra ab-senso e non-senso, l’articolazione della triade verità-sapere-reale, lo statuto dell’Uno, la duplicità originaria della tradizione filosofica. Sullo sfondo di tali nodi problematici e nel segno di una fedeltà contrariante, Badiou osserva come, se la filosofia è la tentazione del senso, essa è, anche e da sempre, la resistenza a questa tentazione.
Descrizione | anno: 2016 |
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