Bernard Stiegler, Prendersi cura. Della gioventù e delle generazioni

Fin dall’inizio del XXI secolo, Bernard Stiegler si è impegnato a diagnosticare i nuovi disagi della civiltà, soggetta ai biopoteri dell’economia politica e della governance finanziaria. Nel 2008, con la pubblicazione francese di Prendersi cura, Stiegler supera la lamentatio intellettuale e pone le fondamenta di un’autentica terapeutica sociale, la farmacologia (da pharmakon, rimedio e veleno), in vista di una trasformazione teorica e politica dell’orizzonte contemporaneo. A monte di questa prospettiva, le analisi foucaultiane sul biopotere vengono integrate criticamente con il concetto di psicopotere, poiché la posta in gioco sembra dirigersi verso l’intelligenza collettiva. Così, facendo leva sul potenziale cognitivo e sociale di quelle stesse tecnologie digitali, troppo spesso valutate esclusivamente come elemento turbo-capitalistico, dunque come dispositivi di assoggettamento, Stiegler ricerca proprio in esse gli strumenti per contrastare lo psicopotere e combattere il sistema del controllo con la formazione di un’attenzione sociale a lungo termine, premurosa per sé e per gli altri. Questo è l’obiettivo della sua “battaglia dell’intelligenza”, condotta dialogando anche con le neuroscienze: le tecnologie di captazione e controllo delle coscienze devono essere rovesciate politicamente in tecnologie di potenziamento del pensiero e dei legami sociali.

Se la «battaglia dell’intelligenza» necessita di un ritrovato dinamismo dell’università, il che suppone evidentemente che gli istituti primari e secondari rialzino sensibilmente essi stessi il livello dei loro allievi, la condizione preliminare di ogni rinnovamento del sistema educativo è che il milieu simbolico industriale nel quale vivono i bambini, gli adolescenti, i giovani, i loro professori e i loro genitori non ostacoli sistematicamente la costituzione dei saperi, ossia la formazione di un’attenzione razionale e critica.

Tale formazione presuppone l’interiorizzazione regolata delle psicotecniche, e oggi delle psicotecnologie, secondo criteri razionali attraverso cui esse possano diventare nootecniche e nootecnologie. Questi criteri sono forniti dalle discipline dello spirito che si occupano degli oggetti dell’attenzione, attraverso cui le nootecniche e le nootecnologie possono produrre dei lunghi circuiti di transindividuazione e lottare contro i cortocircuiti di quest’ultima, che sono la realtà della minorità (in senso kantiano, come pigrizia e viltà).

Recensioni

201418dic(dic 18)2:00 pmLa Deleuziana: Recensione a Bernard Stiegler, Prendersi curadi Eleonora De Conciliis2:00 pm La Deleuziana, AlbengaRassegna stampa:Prendersi cura

201414nov(nov 14)2:00 pmcommonware: La cura dell'intelligenza e l'intelligenza della curadi Paolo Vignola(novembre 14) 2:00 pm Commonware, BolognaRassegna stampa:Prendersi cura

Video

201711apr(apr 11)2:00 pmRai Cultura: Intervista a Bernard Stiegler su Prendersi curadi Rai Cultura(aprile 11) 2:00 pm Rai Cultura, RomaRassegna stampa:Video: Prendersi cura

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