Miriam Tola

Miriam Tola insegna Environmental Humanities all’Università di Losanna. Conduce attività di ricerca sulle intersezioni tra rapporti di genere, razza e politiche della natura.

In Italia come altrove, la cura ha acquistato nuove valenze nella ricerca e nelle pratiche dal basso che hanno proposto alternative alla gestione politica della crisi sanitaria. Nella fase “acuta” dell’emergenza, le reti di solidarietà per distribuire cibo e farmaci nei quartieri, le forme di mutuo aiuto tra donne, persone queer, sex workers e migranti, la scommessa sulle filiere alimentari corte e la creazione di forme di assistenza psicologica ha reso possibile la persistenza della vita di moltǝ. Forme di cura alternativa hanno creato rifugi tra le pieghe di un mondo che si sfalda.

Nonostante divieti e restrizioni, momenti di lotta collettiva hanno espresso il rifiuto della continua svalutazione del lavoro “essenziale”. Scioperi e altre forme di mobilitazione hanno denunciato la pressione delle imprese a scegliere tra lavoro e salute, e avanzato proposte per una sanità pubblica e distribuita sul territorio, per una scuola aperta e inclusiva. Il movimento transfemminista Non Una di Meno e i centri antiviolenza hanno denunciato e arginato come potevano il dilagare della violenza maschile nel lockdown. Le proteste di Black Lives Matter, con il protagonismo delle persone razzializzate, hanno aperto anche in Italia il dibattito pubblico, non più rinviabile, sull’eredità della storia coloniale e sul razzismo nelle istituzioni e nelle strade. I gruppi ecologisti hanno evidenziato i nessi tra la crisi sanitaria, quella ambientale e un insostenibile modello di crescita economica.

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