Maurizio Ferraris

Maurizio Ferraris è professore ordinario di Filosofia Teoretica nell’Università di Torino, dove dirige anche il Laboratorio di Ontologia (LabOnt) e il Centro Interuniversitario di Ontologia Teorica e Applicata (CTAO). Ha scritto quasi cinquanta libri, che sono stati tradotti in numerose lingue. Tra essi ricordiamo: Storia dell’ermeneutica (1988), Estetica razionale (1997: nuova edizione 2010), Il mondo esterno (2001), Goodbye Kant! Cosa resta oggi della Critica della ragion pura (2004), Dove sei? Ontologia del telefonino (2005), insignito del Premio Filosofico Castiglioncello, La fidanzata automatica (2007), Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce (2009), Ricostruire la decostruzione. Cinque saggi a partire da Jacques Derrida (2011), Anima e iPad (2011), Manifesto del nuovo realismo (2012), Lasciar tracce: documentalità e architettura (2012), Bentornata realtà. Il nuovo realismo in discussione (2012), Realismo positivo (2013), Spettri di Nietzsche. Un’avventura umana e intellettuale che anticipa le catastrofi del Novecento (2014), Mobilitazione totale (2015). Ha lavorato nel campo dell’estetica, dell’ermeneutica e dell’ontologia sociale, associando il suo nome alla teoria della Documentalità e del Nuovo Realismo contemporaneo. Visiting Professor nelle principali università europee e americane, è collaboratore del quotidiano La Repubblica e direttore della Rivista di Estetica, di Critique, di Círculo Hermenéutico editorial e della Revue francophone d’esthétique.

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