Massimo Amato

Massimo Amato è studioso di storia della moneta e autore di Le radici di una fede. Per una storia del rapporto fra moneta e credito in Occidente (Milano 2008). Insieme a Luca Fantacci ha pubblicato Fine della finanza (Roma 2009) e Come salvare il mercato dal capitalismo (Roma 2012). Insegna Storia economica e Storia del pensiero economico all’Università Bocconi di Milano. Da più di un decennio, nel solco delle proposte di riforma di J.M. Keynes, lavora alla costruzione delle condizioni teoriche e politiche per una riforma della moneta. Dal 2010 si è impegnato, in Francia e in Italia, in progetti concreti di circuiti monetari locali.

Si tratta di imparare a vedere. E innanzitutto a scorgere ciò che normalmente non si vede. E non per via di un’invisibilità dovuta a occultazione, ma, anzi, per un eccesso di visibilità. Meglio, per inapparenza. Per quell’eccesso dell’apparenza che non appare ai nostri occhi nemmeno come eccesso: l’ellissi. Giacché forse proprio nell’ellissi risiede il segreto dell’istituzione: ciò che fa sì che un’istituzione sia un’istituzione si ritrae, costitutivamente, a ogni sforzo di riduzione empirica. Ma, forse, proprio questo ritraimento è il modo di apparire che all’istituzione si addice.

In quanto istituzione, la moneta non fa eccezione a tale semplice regola. Dunque anche nella moneta ultramoderna si tratta di imparare a “osservare una sparizione”, e a percepirvi l’inizio di una rivelazione. E tuttavia, ciò che sparisce nella moneta ultramoderna, nella forma di un velamento tanto incondizionato quanto incondizionatamente gestito, non è nulla di meno che la moneta stessa. La moneta stessa sparisce. Ma per noi, “sul far della sera”, la sua sparizione assume la forma, in quelli che normalmente vengono chiamati i mercati finanziari e monetari, ora di un affastellamento crescente di risorse monetarie e finanziarie, ora di una subitanea distruzione di risorse nel vortice di crisi monetarie e finanziarie. E tuttavia, nel cuore stesso di tale alternanza di affastellamento e distruzione, è già possibile iniziare a intravedere un’altra sparizione, preventiva e incommensurabile a ogni fattuale accumulazione o decumulazione: la sparizione in buona e dovuta forma come la legge stessa della moneta. Ecco perché, per imparare a vedere, bisogna partire da domande assai semplici, giacché ci sembra di potervi opporre affermazioni univoche e apparentemente incontestabili. Ma perché incontestabili? Perché non sappiamo più contestare, o invece perché non sappiamo ancora rispondere, dovutamente e debitamente, a ciò che si sottrae a ogni affermazione così come a ogni contestazione?

Appuntamenti

201626ott6:00 pmAssociazione Praga: Presentazione di L'enigma della monetadi Massimo Amato6:00 pm Associazione Praga, RomaAppuntamenti:Massimo Amato

201614mag(mag 14)3:00 pmSalone Internazionale del Libro Torino: Dibattito su L'enigma della monetadi Massimo Amato(maggio 14) 3:00 pm Salone Internazionale del Libro, TorinoAppuntamenti:Massimo Amato

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