Luigi Pellizzoni

Luigi Pellizzoni insegna Ecologia politica presso la Scuola Normale Superiore e coordina il gruppo di ricerca “POE – Politica-Ontologie-Ecologie” (www.poeweb.eu). Si occupa di questioni ecologiche, scienza e tecnologia, conflitti, partecipazione e trasformazione della governance. Ha scritto fra l’altro Ontological Politics in a Disposable World: The New Mastery of Nature (Routledge 2016) ed è co-curatore dell’Handbook of Critical Environmental Politics (Elgar 2022).

Max Weber ha più volte ribadito che il tratto decisivo della modernità è la razionalizzazione: la penetrazione in ogni ambito della vita, pubblica e privata, della ragione strumentale, intesa come ricerca della soluzione più efficiente per un dato scopo, cui il mondo, nelle sue varie determinazioni (suolo, organismi, manufatti, esseri umani…), diviene integralmente funzionale. In gioco, qui, non è la relazione strumentale con cui ogni essere vivente si rapporta alla materialità biofisica nella misura in cui da essa trae i mezzi per la sopravvivenza, quanto il fatto che tale relazione acquisisce lo statuto di elemento costitutivo dell’umano, divenendo per tale ragione un compito virtualmente illimitato. È in questa cornice che Marx può formulare la sua idea di lavoro: la trasformazione e riorganizzazione della natura come carattere antropologico per eccellenza.

Per imporsi, va aggiunto, la ragione strumentale ha avuto bisogno dell’affermazione di alcuni assunti ontologici, del cui successo non occorre qui ricostruire origine e motivi: una concezione secolarizzata della realtà, almeno nel senso di un’astensione del divino da interventi diretti nel mondo; una nozione di individuo quale attore provvisto di caratteri unici ed esclusivi, anziché derivati dalla comunità di appartenenza, che ne definiscono capacità e obiettivi d’azione; l’idea di un futuro aperto, ossia non predeterminato da forze trascendenti o dagli eventi trascorsi, ma almeno in certa misura legato a ciò che l’attore decide di fare; l’idea, infine, che, nonostante il cervello umano appartenga al mondo materiale, i processi mentali che vi si svolgono ne siano in qualche modo distinti, capaci per questo di acquisire del mondo una conoscenza oggettiva – direttamente (Cartesio) o in forma mediata dai propri apparati cognitivi (Kant) – e di conseguenza una capacità di controllo crescente.

Appuntamenti

202306nov3:00 pmUniversità di Bologna: Presentazione di Cavalcare l'ingovernabileLaura Bazzicalupo, Federico Chicchi, Emanuele Leonardi, Luigi Pellizzoni3:00 pm Università di Bologna, BolognaAppuntamenti:Luigi Pellizzoni

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