Le vie di Chicago, le sue popolazioni, i quartieri, i ghetti, le gang hanno appassionato tante generazioni di sociologi e scienziati sociali. L’eredità della Scuola di Chicago che conosciamo più da vicino è quindi fatta di etnografie celebri e di un immaginario legato soprattutto allo sviluppo metropolitano. Questo testo di Andrew Abbot rinnova questo fascino, introducendoci ai classici della Scuola e spaziando in un percorso ideale che unisce la sociologia della metropoli, l’ecologia sociale, i rapporti fra pianificazione urbana e sociologia, la sociologia delle organizzazioni, la modernità e la trasformazione delle professioni, e infine la lirica, la narrativa e il significato sociologico del tempo e dello spazio.
In queste pagine l’eredità della Scuola di Chicago viene estesa oltre i confini della ricerca empirica. Andrew Abbott propone infatti un approccio teorico ed empirico processuale ed ecologico, che è insieme la continuazione della tradizione di Robert Park, Ernest Burgess, William I. Thomas e il tentativo di trascenderlo.
La Prima Scuola di Chicago e le Organizzazioni
Gli studenti della scuola di Chicago esaminarono un’ampia varietà di organizzazioni negli anni Venti. Non avevano un concetto di “organizzazione” di per sé, ma si distaccarono dall’assoluto processualismo di Small e cominciarono a riconoscere alcune particolari organizzazioni come entità importanti, anche se, come vedremo, la loro concezione di base di tali entità rimaneva fondamentalmente dinamica.
I nuovi leader fra i docenti avevano interessi differenti da quelli di Small, Henderson e Thomas. Robert Park era affascinato dalla città come fenomeno. I suoi particolari interessi erano il mescolamento di differenti culture e razze, l’evoluzione della comunicazione sia simbolica che pratica e ciò che oggi chiameremmo la struttura culturale – sia emergente che individuale – della società dei consumi, che prendeva forma proprio in quel decennio. Ernest Burgess era interessato alla famiglia e, più in generale, a come gli individui evolvono nel corso di vita nel mondo sociale della modernità. Entrambi si aggrapparono alle metafore ecologiche per comprendere questi diversi processi, con una conseguente enfasi sulla geografia, la collocazione sociale, e le tipiche sequenze di contatto, conflitto e di altri processi sociali.
Gli studenti di Chicago furono anche fortemente influenzati dagli insegnamenti di Ellsworth Faris, che insistette sulla lettura dettagliata del Contadino Polacco (CP) di Thomas e Znaniecki. La “organizzazione” – nel senso del “compito dell’organizzare”, come veniva intesa a Chicago – giocò un ruolo teorico cruciale in tutto il suo lavoro. L’organizzazione sociale, la riorganizzazione erano per Thomas processi continui, che avvenivano in tutti i tempi e in tutte le società. Tuttavia nel mondo del flusso, Thomas restò senza dubbio alcuno silente rispetto a ciò che oggi chiameremmo le organizzazioni. La prima parte del Secondo Volume del Contadino Polacco contiene delle lunghe parti sulla stampa e sulle istituzioni cooperative in Polonia, mentre la seconda (sull’America) discute di organizzazioni locali, quali le chiese e la stampa, così come di organizzazioni nazionali quali l’Alleanza Socialista e la Polish National Alliance. La storia di vita individuale (di Wladek Wiszniewski) che conclude il Volume Secondo discute letteralmente di dozzine di posti di lavoro e della loro struttura interna (in Polonia, ove Wladek era un fornaio itinerante). Tali organizzazioni erano, comunque, non giudicate nei termini della loro logica interna, ma secondo la loro relazione agli elementi costitutivi: gli impiegati e gli oggetti. In tal senso, Il Contadino Polacco è in continuità con molta della letteratura sulla psicologia industriale a sé contemporanea. È solo più radicato teoricamente ed empiricamente dettagliato (la “scoperta” dei ricercatori della Hawthorne sulla embeddedness del lavoro nella società non li avrebbe sorpresi se solo si fossero sforzati di leggere Il Contadino Polacco).
Il lavoro per cui la Prima Scuola di Chicago è prominentemente nota comprende tali tesi, scritte in uno stimolante ambiente intellettuale. In linea di massima, ci sono tre tipi di dissertazioni che si occuparono di organizzazioni: quelle relative a tipi di eventi, quelle relative ai tipi di persone e infine quelle relative ai tipi di istituzioni sociali.