György Lukács (1885-1971), filosofo ungherese, si afferma nella cultura mitteleuropea con Il dramma moderno, L’anima e le forme, Teoria del romanzo. Aderisce al marxismo negli anni del primo conflitto mondiale, legando il suo percorso intellettuale al movimento comunista e fornendo un contributo decisivo all’elaborazione teorica del “marxismo occidentale” con Storia e coscienza di classe, Il giovane Hegel e i problemi della società capitalistica, La distruzione della ragione, Ontologia dell’essere sociale. Tra gli scritti di estetica e critica letteraria: Saggi sul realismo, Prolegomeni a un’estetica marxista, Il romanzo storico, Estetica.