Giuseppe Rensi (1871-1941) è stato un pensatore profondo e originale e uno scrittore di rara efficacia ed eleganza. Benché, avendo insegnato in vari atenei italiani, abbia fatto parte delle istituzioni, fu una figura “fuori dal sistema”. Lo fu sul piano speculativo, in quanto oppose alla dittatura idealistica di Croce e Gentile una prospettiva scettica e materialista nutrita di un’eccezionale sensibilità per la drammaticità e dolorosità del reale; e lo fu sul piano politico, in quanto già nel 1923 passò da simpatizzante del fascismo a fermo oppositore del regime, che lo ripagò “degradandolo” da ordinario di Filosofia morale a bibliotecario.
Appuntamenti
17.10.2016 // Casa della Cultura Milano
25.05.2016 // Università di Verona