Giovanni Sgro’ è professore associato di Storia della filosofia presso la Facoltà di Psicologia dell’Università eCampus di Novedrate (Como) e direttore del Centro di Ricerche Storioss. Ha curato traduzioni dal tedesco di opere di e su Marx ed Engels ed è autore di numerosi saggi in italiano e in tedesco dedicati a Hegel, Gans, Marx, Engels e Weber.
Dopo l’intermezzo della seconda guerra mondiale e il tentativo intrapreso nel 1957 nella Repubblica democratica tedesca di fondare una nuova identità nazionale con la pubblicazione dei Marx-Engels-Werke, l’idea di una seconda Gesamtausgabe, che documentasse il lascito di Marx e di Engels nella sua integrità, in rigorosa fedeltà agli originali, con ampio apparato critico e secondo criteri moderni di presentazione dei testi nella loro genesi e sviluppi successivi, dovette superare, per affermarsi, le resistenze di istanze di partito non secondarie.
Fra il 1965 e il 1968 ebbero luogo quattro convegni tra il comitato tedesco e il comitato russo degli Istituti per il marxismo-leninismo di Berlino e di Mosca per discutere il carattere della nuova edizione, durante i quali fu stabilito, tra l’altro, che la prima Gesamtausgabe non poteva costituire un punto di partenza. Per il 1972 si programmò un volume di prova da sottoporre alla discussione internazionale, che riscosse molti apprezzamenti, non da ultimo, anche per la qualità tipografica e il progetto artistico del grafico Albert Kapr di Lipsia.
In occasione della quinta (1973) e sesta (1974) seduta comune furono fissati i princìpi generali su cui si basa il carattere rigorosamente scientifico dell’edizione: a) riproduzione assolutamente completa di tutto il lascito letterario edito e inedito; b) riproduzione completa di tutti i livelli di lavoro (schizzi, abbozzi, manoscritti ecc.); c) riproduzione nella lingua originale, con mantenimento di ortografia e punteggiatura originali; d) inserimento di chiarimenti testuali e storico-filosofico-politici.
La MEGA2 poteva quindi prendere l’avvio nel 1975 sotto l’egida degli Istituti per il marxismo-leninismo di Berlino e di Mosca e dell’editore Dietz di Berlino.