Gilles Deleuze

Gilles Deleuze (Parigi, 1925-1995) allievo di Jean Hyppolite e Ferdinand Alquié, è stato uno dei maggiori pensatori contemporanei. Ha descritto un’originale storia della filosofia occupandosi di autori come Spinoza, Leibniz, Hume, Kant, Nietzsche, Bergson, Foucault, dedicando a ognuno uno studio particolare. Ha definitivamente consolidato una filosofia «della differenza e del divenire» nei classici Differenza e ripetizione e Logica del senso, affrontando gli aspetti «pratici» di tale posizione ne L’Anti-Edipo, in Mille piani e Che cos’è la filosofia, scritti in collaborazione con Félix Guattari. Di Deleuze Orthotes ha già pubblicato Mille piani (con F. Guattari), Spinoza. Filosofia pratica, Empirismo e soggettività, La filosofia critica di Kant, Foucault, David Hume (con A. Cresson), L’isola deserta e altri scritti (1953-1974), e Due regimi di folli e altri scritti (1975-1995).

Per un pensiero rizomatico

Fra i tanti residui sistemici che rientrano nella critica condotta da Deleuze, presenziano anche quelli di concetto e senso, intesi tradizionalmente. Includendo tali fattori, si potrebbe dire che ciò che viene criticato è de facto l’istituzione dialettica dominante dopo Hegel, il senso della storia, la linearità del concetto nella sua evoluzione storica. Ebbene, a tale forma di pensiero tutto storico, costretto e addensato nell’alveo duro della storicità, Deleuze oppone e propone un pensiero rizomatico. Il nome fa riferimento a radicelle vegetali, come quelle della gramigna, che si originano in un unico punto per poi dispiegarsi apertamente in molteplici direzioni. Fuor di metafora, un pensiero rizomatico avrebbe fondamentalmente il carattere di consentire una circolazione aperta fra i concetti, favorendo percorsi differenziati e connessioni inedite. Il senso tradizionale dell’univocità del significato, così come la deterministica produzione dialettica della forma concettuale verrebbero meno, istituendo la non-relazione del pensiero aperto. In termini più semplici: si potrebbe dire che Deleuze intende opporre l’albero al rizoma. Il primo rappresenterebbe il paridigma tradizionale della conoscenza filosofica che, a suo parere, si avvale di questo modello verticale (e quindi autoritario) dell’albero (anche inteso come albero genealogico) per rappresentare in modo univoco e unidirezionale il senso dei collegamenti tra i vari autori (oppure a dei vari concetti filosofici e le loro derivazioni). Il secondo invece vorrebbe mettere in gioco un paradigma più orizzontale (e pertanto meno autoritario) espresso (per restare nella metafora botanica) proprio dal rizoma. Quest’ultimo modello risulterebbe anche più coerente con l’idea di una filosofia nomade e la teoria d’una diffusione dei concetti e delle idee “per contagio” che ha caratterizzato molte pagine della sua opera.

Gilles Deleuze
Gilles Deleuze

Opere

Appuntamenti

202005nov6:30 pmGilles Deleuze, un ritrattodi Filippo Domenicali6:30 pm Filosofia in movimento, RomaAppuntamenti:Gilles Deleuze

201713setCasa Bettola: Presentazione di Mille pianidi Gilles Deleuze e Félix Guattari(settembre 13) 8:00 pm Casa Bettola, Reggio EmiliaAppuntamenti:Gilles Deleuze

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