Francesco Cattaneo

Francesco Cattaneo è ricercatore di Estetica presso l’Università di Bologna. Tra i volumi di cui è autore o co-curatore si segnalano: Luogotenente del nulla. Heidegger, Nietz­sche e la questione della singolarità (2009), I sentieri di Zarathustra (2009), La potenza del negativo. Saggi sulla storicità dell’esperienza (2010), Domandare con Gadamer. Cinquant’anni di «Verità e metodo» (2011), Nietzsche nella Rivoluzione conservatrice (2015). Ha curato l’edizione italiana di Werner Herzog, Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita (2009). È redattore di «Estetica. Studi e ricerche» e di «Studi di estetica».

La vita del pensiero

Al netto del rischio connesso con ogni interpretazione retrospettiva, i vari e precocissimi scritti e tentativi autobiografici di Nietzsche possono essere considerati in qualche misura un primo affioramento di quello che si imporrà come uno dei caratteri costitutivi del suo itinerario filosofico, vale a dire l’intreccio indissolubile tra il pensiero e la vita, o meglio ancora la narrazione della vita del pensiero. Ciò vale a maggior ragione se, riprendendo le osservazioni di Mazzino Montinari, si rileva che tali testi costituiscono più propriamente delle «autobiografie intellettuali», in cui Nietzsche si cimenta senza sosta in un «bilancio spirituale». Egli, infatti, «non amava la storia delle sue passioni. […] Amava soprattutto il suo cervello. Non è davvero una metafora la “passione della conoscenza”, quella passione per la quale Nietzsche visse e che gli fece dire essere la sua vita i suoi pensieri, i suoi pensieri azioni». Ecce homo rappresenta, da questo punto di vista, il completamento di un percorso, o persino la chiusura del cerchio, in quanto forma compiuta di autobiografia intellettuale in cui sono infine maturati i frammenti acerbi della giovinezza. Nell’af. 513 di Umano, troppo umano I, emblematicamente intitolato La vita come ricavato della vita, Nietzsche afferma: «Per quanto l’uomo possa espandersi con la sua conoscenza, apparire a se stesso obiettivo: alla fine non ne ricava nient’altro che la propria biografia». Tale chiave ermeneutica viene coerentemente applicata ai filosofi della tradizione con il risultato che si legge in Al di là del bene e del male: «Mi si è chiarito poco per volta che cosa è stata fino ad oggi ogni grande filosofia: l’autoconfessione, cioè, del suo autore, nonché una specie di non volute e inavvertite mémoires». La peculiarità del pensiero di Nietzsche, ciò che lo distingue dai suoi predecessori, è che in lui la filosofia diventa una forma voluta e avvertita di mémoires e per questa via subisce una profonda trasformazione.

Appuntamenti

201903nov11:00 amLa presenza degli dèi, riesci a sentirla? Intervista a Francesco Cattaneodi Elena Minissale11:00 am CUBo, BolognaAppuntamenti:Francesco Cattaneo

201922set11:00 amMacro: Presentazione di La presenza degli dèidi Francesco Cattaneo11:00 am Macro, RomaAppuntamenti:Francesco Cattaneo

201927lug4:30 pmBookolica: Presentazione di La presenza degli dèidi Francesco Cattaneo4:30 pm Bookolica, Tempio PausaniaAppuntamenti:Francesco Cattaneo

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