Francesca Bianchi

Francesca Bianchi è professoressa associata in Sociologia all’Università di Siena dove insegna Sociologia generale, Sociologia dell’educazione e Sociologia delle disuguaglianze e del welfare. Si occupa di trasformazioni sociali e culturali con particolare riferimento ai processi di interazione e alle nuove pratiche partecipative e collaborative presenti nella vita quotidiana.

Nelle riflessioni più recenti e innovative sulla cura entra anche la considerazione delle nostre relazioni con l’ambiente in cui viviamo, da quello micro fino al livello macro e globale. L’attenzione per l’ambiente, in particolare, mostra la capacità di iniziare a prendersi cura del proprio quartiere e territorio circostante ma anche la misura in cui le persone si sentono curate dal modo in cui questo è progettato e mantenuto.

Se ognuno di noi vive in condizioni di maggiore o minore benessere negli ambienti che abita, è essenziale considerare alcuni esempi utili a rappresentare oggi validi contesti territoriali di cura. Sono ambiti in cui si sperimentano attività innovative attente alla vita nelle sue molteplici implicazioni e conseguenze e, in particolare, caratterizzate dall’interesse per il cambiamento e l’emancipazione sociale.

I primi due esempi, che intendo prendere in prestito da Marion Barnes, una delle autrici più impegnate nel concepire un’analisi della cura di ampio respiro, evidenziano le preziose interazioni quotidiane attraverso cui l’individuo può dare e ricevere cura, negli spazi e nei luoghi a lui circostanti.

Innanzitutto, il contesto della casa, che fa emergere una concezione centrale ed emotivamente connotata – riferita alle pratiche di cura famigliare oltre che alla costruzione delle politiche dell’assistenza sociale – e, come bene/risorsa, intercetta, oggi, con maggiore chiarezza ed evidenza, il tema della cura affrontato da più punti di vista.

Da un lato, infatti, l’abitazione sembra trasformarsi di giorno in giorno, anche in seguito agli effetti innescati dalla pandemia da Covid-19, in uno spazio dove prendersi cura di sé e reciprocamente degli altri, accompagnandosi al bisogno di maggiore apertura al contesto immediatamente circostante, alla ricerca di soluzioni cooperative e alla messa a sistema di servizi, in una logica di rete generativa in grado di attivarsi, riprodursi, mantenersi.

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