Fiorella Vinci

Fiorella Vinci è professore associato di Sociologia dei fenomeni politici e giuridici presso l’Università eCampus di Novedrate (Como). Analista della sociologia dell’azione pubblica, i suoi interessi scientifici ruotano intorno ai processi di legittimazione collettiva delle politiche pubbliche con particolare riguardo ai paesi dell’Europa mediterranea.

Il concetto di comunità è tra quelli più ricorrenti e più problematici delle scienze sociali; usato con significati differenti all’interno di una stessa disciplina, è stato, frequentemente, fonte di fraintendimenti e di interpretazioni ideologiche. Per quanto se ne indichino i limiti e, in alcuni casi, l’inefficacia euristica, è però anche tra i concetti che si fatica maggiormente ad abbandonare. Recentemente, quasi facendo da contrappeso alla “solitudine del cittadino globale”, la comunità è ritornata al centro degli studi sociologici. Il concetto è stato ripreso per rintracciare nuove spazialità utili per l’analisi dei mondi contemporanei, ma anche per investigare la rinnovata “voglia di comunità” e i suoi effetti sulle possibilità dell’uomo di pensare il futuro.

Al sociologo politico evoca la storia del Novecento: l’insorgenza dei diversi nazionalismi e, al tempo stesso, la dialettica, nell’istituzionalizzazione dello Stato democratico, tra quelli che Renaut definisce due fratelli nemici: comunitarismo e liberalismo.

“La comunità”, come forma concettuale, non sembra però rilevante solo per descrivere lo sviluppo recente della Modernità, essa appare elemento fondamentale della sua grammatica generativa e delle sue molteplici morfologie sociali. In questo senso specifico, il nostro interesse scientifico incontra l’analisi weberiana del concetto di comunità e, in particolare, l’interpretazione che Weber offre di una sua specificazione, quella relativa alle comunità politiche.

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