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Sulla potenza del falso, o dell'ipocriṡìa (ant. ipocreṡìa e pocriṡìa) s. f. [dal gr. ὑποκρισίη, forma rara per ὑπόκρισις «simulazione», der. di ὑποκρίνω «separare, distinguere», e nel medio ὑποκρίνομαι
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Sulla potenza del falso, o dell’ipocriṡìa (ant. ipocreṡìa e pocriṡìa) s. f. [dal gr. ὑποκρισίη, forma rara per ὑπόκρισις «simulazione», der. di ὑποκρίνω «separare, distinguere», e nel medio ὑποκρίνομαι «sostenere una parte, recitare, fingere»]. – Simulazione di virtù, di devozione religiosa, e in genere di buoni sentimenti, di buone qualità e disposizioni, per guadagnarsi la simpatia o i favori di una o più persone, ingannandole.
è questa passione viziosa la protagonista del prossimo incontro di Settima Lettera.
Martedì 14 dicembre, dalle 18 alle 20, continuiamo la nostra analisi della sfera valoriale avviata con la presentazione del libro di Joas. Lo faremo presentando e discutendo il saggio di Leonard Mazzone, vincitore del premio Burzio 2021, Ipocrisia. Storia e critica del più socievole dei vizi (Orthotes 2021).
In che senso l’ipocrisia è socievole? Coma mai è il peccato così abitualmente denunciato? Di cosa è fatta questa denuncia? Possiamo distinguere con nettezza tra falso e vero, inautentico e autentico? Quanto è occidentale questo crinale? Quale metafisica della persona soggiace alla stigmatizzazione sociale di questo peccato pur socialmente utile?
Di questo e molto altro parleremo insieme all’autore nella consueta modalità: zoom per chi scrive a settimalettera@hotmail.com e in diretta FB per tutti gli altri.
Data
(Martedi) 6:00 pm - 8:00 pm
Sede
Settima Lettera
Roma
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