Controstoria della filosofia

Lidea è quella di costruire una controstoria della filosofia, per brevissimi capitoli, dal valore semplicemente emblematico.
Controstoria della filosofia, in cui il punto è mostrare che, in epoche e modi diversissimi, la filosofia ha però sistematicamente “voluto” oltrepassare la propria conformazione tradizionale, il proprio presentarsi come un sapere, come una disciplina, addirittura come una scientia scientiarum: per, invece, riscoprirsi o reinventarsi (la questione resta aperta) come pratica di formazione del soggetto filosofico attraverso la distruzione delle forme esistenti della soggettività o, meglio, dell’assoggettamento.
L’estremismo dei cinici, la “didattica” cristiana del monaco Ugo di San Vittore, la magia di Giordano Bruno, la Dottrina della scienza fichtiana, la psicoanalisi di Lacan sono gli snodi (alcuni degli snodi) di questa “altra” storia della filosofia, o di questa storia della filosofia come “altra” da se stessa.

Capitolo 1: Non c’è niente da sapere
Capitolo 2: Chi muore, chi non muore
Capitolo 3: Il cane come ideale filosofico
Capitolo 4: Falsificare la moneta, rompere le ciotole
Capitolo 5: Un altro corpo dopo il corpo
Capitolo 6: L’etica dell’assoluto
Capitolo 7: Ascetismo e amministrazione
Capitolo 8: Dall’uno come evento all’uno come circolo
Capitolo 9: Platone dionisiaco, Platone economico
Capitolo 10: Il monaco, il mago, il professore
Capitolo 11: Mnemotecnica e soggettivazione
Capitolo 12: Come incarnare la divisione della natura
Capitolo 13: Giordano Bruno e Johann Gottlieb Fichte
Capitolo 14: La potenza del resto
Capitolo 15: Il monogramma dell’io e l’anamorfosi della materia
Capitolo 16: La gaia scienza dei medievali
Capitolo 17: Verso la fine, essendo nati morti, imparare a giocare

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